La nuova tattica: Infiltrazione e nazimaoismo
In questo periodo di forzata stasi, tra la fine del '67 e i primi del '68, Stefano Delle Chiaie stringe nuovi legami con gli amici di Junio Valerio Borghese, consolida quelli gia esistenti con Giulio Caradonna, Luigi Turchi, e Pino Rauti, giornalista del "tempo" di Roma. E' con lui, che nella primavera del 1968 organizza il viaggio in Grecia per una quarantina di fedelissimi amici dei Colonnelli, tra i quali c'e' Mario Merlino.
Ed e' al ritorno di questo viaggio che ha inizio la vasta operazione di infiltrazione negli ambienti di sinista e di creazione di nuovi gruppi fascisti mascherati sotto etichette che riecheggiano vagamente la terminologia marxista. Mario Merlino, di chi abbiamo gia' raccontato la storia, e' un esempio macroscopico, ma e' solo uno tra i tanti. Alcuni altri sono questi.
Serafino Di Luia. Assieme a un gruppo di fedelissimi viene incaricato di tenere sotto controllo i fermenti eterodossi della base fascista che ha nella Facolta' di Legge il suo punto di maggior forza. (Basta pensare come si sono comportati questi "ribelli" dell'estrema destra in occasione dell'assalto delle squadre di Giulio Caradonna contro il Movimento Studentesco). Di Luia svolge egregiamente il suo compito, riuscendo via via ad emarginare dal Movimento Studentesco di Giurisprudenda (cosi' si sono autodefiniti i fascisti "ribelli") tutti quegli elementi che sono entrati in crisi quando la mitologia fascista nella quale avevano creduto e' crollata sotto le l'incalzare dele lotte del Movimento Studentesco. Con quelli che rimangono, fascisti autentici, Serafino Di Luia organizza il movimento Studentesco Operaio d'Avanguardia e, piu' tardi, il gruppo Lotta di Popolo. I cosidetti Nazi-Maoisti si presentano alle assemblee del Movimento Studentesco gridando slogan tipo "Hitler e Mao uniti nella lotta" e "Viva la ditatura fascista del proletariato", e provocando spesso gatuiti scontri con la polizia. Inoltre Lotta di Popolo rilascia numerosi comunicati stampa che, mascherati da una fraseologia pseudorivoluzionaria, danno un taglio nettamentamente qualunquistico e provocatorio alla critica svolta dal Movimento Studentesco contro i sindacati e partiti revisionisti e condanano l'aggressione israeliana in Medi Oriente in termini razzisti e antiebraici.
Questi comunicati vengono ampiamente ripresi dai giornali di centro e di destra che, gridando allo scandalo, li spacciano agli occhi dei lettori come rappresentativi dell'ideologia e della politica del Movimento Studentesco.
Dopo gli attentati del 12 dicembre 1969 la maggior parte di questi seguaci di Serafino Di Luia sono rientrati nell' MSI o hanno ridato vita, sempre sotto la guida di Stefano delle Chiaie, alla vecchia Avanguardia Nazionale ritornando ai metodi squadristici di attacco frotale contro i "rossi" che usavano una volta.
Attilio Stippoli, sulla falsariga di Mario Merlino fonda il sedicente movimento anarchico Gruppo Primavera mettendo insieme una decina di studenti medi della Giovine Italia. il gruppo, come del resto il XXII Marzo di Merlino- ha una vita brevissima: dopo aver tentato inutilmente di prendere contatti con trotzkisti di Iniziativa Operaia, si scioglie e i suoi aderenti tornano a militare nella Giovine Italia.
tentativi analoghi a quelli descritti avvengono, oltre che a Roma, anche a Milano, Napoli, Palermo, Reggio Emilia e altre citta'. E' curiosa la "versione rurale" di queste iniziative: a Cave, un paese a una sessantina di chilometri da Roma, feudo elettorale di Giulio Caradonna e situato vicino ad Artena, dove Junio Valerio Borghese ha un castello e una tenuta, viene costituita la locale sezione del Fronte Nazionale. La propaganda svolta tra i contadini, molti dei quali sono iscritti al PCI, avviene con la diffusione del libretto rosso di Mao Tse Tung e con argomentazioni prese a prestito dai giornali dei gruppi marxisti-leninisti. Promotore dell'iniziativa e' un certo Lipariti, intimo amico di Caradonna e di borghese.
Domenico Pilolli (Ordine Nuovo) e Alfredo Sestili (Avanguardia Nazionale) entrano nel Partito Comunista d'Italia marxista-leninista. Ambedue vengono scoperti e allonanati come provocatori.
Pilolli e' molto amico della contessa F. moglie di un colonnello del ministero degli interni, che diffonde a Roma il bollettini dell partito neonazista tedesco NPD.
Alfredo Stestili, che ha partecipato al viaggio in Grecia con Mario Merlino, ha proposto spesse volte ai vari militanti del PCd.I di compiere attentati dinamitardi. Tre mesi dopo l'espulsione dal partito marxista-leninista, il 15 ottobre 1968 e' stato arrestato assieme ad altri quattro fedelissimi di Stefano Delle Chiaie per detenzione di esplosivi e per aver organizzato attentati alla sezione comunista del Quadraro e a un cinema dove si proiettava un film sui fratelli Cervi.
Marco Marchetti. Tornato dal vaggio in Grecia lascia Ordine Nuovo e entra nel comitato di base del movimento studentesco del liceo Vivona. Scoperto e allontanato rientra in Ordine Nuovo e partecipa alla ricostruzione di Avanguardia Nazionale.
L'elenco potrebbe continuare, in generale la tattica usata e' sempre la stessa: una volta infiltrati i fascisti svolgono il doppio ruolo di informatori (a favore dei loro stessi camerati che sono rimasti all'estenro, o della polizia, o di agenzie di stampa di destra) e di provocatori, proponendo attentati e cercando di causare scontri con la polizia.
Ma anche quando non c'e' infitrazione, i fascisti tentano in tutti i modi di confondere le acque: basta pensare al gruppo di Stefano Delle chiaie che si presenta alla manifestazione contro la visita di Nixon a Roma con i bracciali delle guardie rosse.
Un'altro personaggio assiduo ai cortei organizzati dai giovani di sinistra, il cosidetto "Lupo di Monteverde, alia Buffa, ex legionario e istruttore dell'associazione paramilitare Europa Civilta', alterna la tuta mimetica dei paracadutisti all'eskimo verde con il distintivo di Mao.