I fascisti come strumento
Tra il 1964 e il 1967 -inizi '68- nella nuova Italia pacificata dal centrosinistra, il neofascismo attraversa una fase squallida priva -per usare un suo termine - di "virilità". Il MSI del ragionier Arturo Michelini amministrava la routine elettorale di un gruppo di comparse screditate, qualche raduno di nostalgici, le solite scritte sui muri, qualche attentato (una cinquantinai in tre anni: roba da ridere rispetto a oggi).
La sua funzione piu' importante, tutto sommato, era assolta dai gruppi dissidenti dell'estrema destra nell'ambiente studentesco romano. Restavano ai fascisti le complicita' politiche con l'apparato ma esse erano piu' dettate dalle affinita' culturale e ideologiche del singolo burocrate, poliziotto o magistrato, che non dalle esigenze tattiche e strategiche con le quali lo Stato borghese ha, da sempre, legittimato la loro presenza e il loro ruolo.
E mancando questi presupposti oggettivi, ai fascisti mancavano anche i soldi.
In quegli anni molte sezioni missine chiudono, il "Secolo d'Italia" licenzia redattori e riduce la tiratura, due appartamenti di Via Quattro Fontane, sede nazionale del MSI, vengono affittati auffici privati.
Poi, improvvisamente, nei primi mesi del 1968 le cose cambiano, comincia la "pacchia" che dura ancora oggi.
Il MSI riapre e aumente le sezioni, le citta' italiane vengono invase da migliaia di volantini inneggianti alla "piazza di destra" e di manifesti di giovanotti in camicia verdeche puntano il dito ammonitore.
Davanti alle scuole si diffondono gratuitamente pacchi del "Diario italiano" dovetra fiamme tricolori e fasci littori, si inneggia a due sinceri anticomunisti: Benito Mussolini e James Bond.
Nelle edicole compare un numero sterminato di giornali e riviste (alcuni vecchi, molti nuovi): "L'Assalto" , "Orologio", "Forza Uomo", "Nuova Repubblica" "Il Cavour", "L'Asso di Bastoni", "Rivolta Ideale", 2Per L'Onore D'Italia", "Confine Orientale", "Diseguaglianza", "Este Press", "Folgore", "Gioventu' Nazionale", "Il Dardo", "Il Nuovo Pensiero Militare" "Il Conciliatore", "Iniziativa Internazionale e Europea", Il Combattente della Liberta", "Alleanza Italiana" "L'Arena di Pola", "Vette d'Italia", "L'Esule", "L'Ultias crociata" "Mondo Romano", "Notizie Latine", "Monterosa",, "Combatentismo Attivo", "Prima Linea", "Uomini Nuovi", "Volonta'", "La Legione", "Europa Civiltà", "Forze Nuove", "L'aspra Lotta", 'L'italiano", "Noi Europa" "Il Ghibellino", "L'Universale" "Gioventu' Nazione", "Creatività", "Il terzo Grado", "In Piedi", "Il Precursore", "Ordine Domani", "Documento del Nostro Tempo", "Documenti sul Comunismo", "Partecipazione", "Fiamma Nazionale", "La Toppa", "Eur x Opa" "Corrispondenza Europea", "Europa Tempo", "Eurafrica", eccetera, oltre, naturalmente ai tradizionali "Il Secolo d'Italia" "Il Borghese" e "Lo Specchio".
Allo stesso modo proliferano i nuovi gruppi dell'estrema destra, ogniuno con sede propria, bollettino, attrezzature per la propaganda. Eccone alcuni: Partito Nazionale Democratico, Universita' Europea, Movimento Tradizionalista Romano, Costituente Nazionale Rivoluzionaria, Gruppi Nazionali Popolari, Giovane Europa, Fronte Nazionale Europeo Fronte d'Azione Liberale, Movimento Nazional Proletario, Gruppi Spontanei Anticomunisti Movimento Combattentistico Attivo Ordine Domani, Cavalieri della Nazione, Nuclei di Difesa dello Stato, Comitato Difesa Pubblica, Nuova Caravella, Volontari Civili, Fronte Unito Anticomunista, Comitati di Salute Pubblica, Comitati di Difesa Civica, Ordine e Progresso, Patrioti Apuani, Elmetti Neri, Democrazia Maggioritaria, Camicie Verdi, Formazioni Nazionali Giovanili, Aquile Nere, Centro Europa Unito, Gioventu' Nazionale Rivoluzionaria, Guardie Bianche, Fronte Bulgaro, Cattolici con Grinta, Italia Irredenta, Gruppi Dannunziani, Raggrupamento Italico, Seconda Repubblica, Avanguardia Nazionale.
Contemporaneamente si rafforzano e si riorganizzano i gruppi gia' esistenti che sono: le associazioni di arditi e ex combattenti, le federazioni degli ex repubblichini, i Volonari del MSI, L'ASAN, la Giovane Italia, il FUAN- CARAVELLA, l' Unione Nuova Repubblica, Junio Valerio Borghese, l?Ordine Nuovo del giornalista del "Tempo" Pino Rauti, l'Europa Civilta' di Loris Facchinetti. i GAN (Gruppi di Azione Nazionale) dell'ex repubblichino direttore del "Borghese" Mario Tedeschi, OAP (Organizzazione Azione Patriottica), il MAR (Movimento di Azione Rivoluzionaria) e l'Italia Unita che ha tra i suoi fondatori il generale del Genio Navale Giuseppe Biagi e il presidente del Tribunale di Monza Giuseppe Sabalich. E' un giro di miliardi. Chi paga i fascisti?