Porto Marghera, Cronologia di una strage

 1972 Muore Ennio Simonetto. È il primo operaio del Petrolchimico di Marghera a morire per angiosarcoma al fegato. Aveva ricevuto una visitafiscale a causa della sue assenze.

1994 L'operaio del Petrolchimico Gabriele Bortolozzo presenta un esposto alla procura di Venezia. Si tratta di un documento che fotografa le condizioni di 424 dipendenti a rischio, di cui 84 deceduti a partire dal 1972. Tra questi 68 sono morti di tumore. Viene aperto un fascicolo giudiziario: l'inchiesta, condotta dal sostituto procuratore Felice Casson porta all'accertamento di oltre 200 casi di malattie riconducibili all'utilizzo senza protezione del cloruro di vinile (cvm) e del polivinile di cloruro (pvc).

1995 Muore Gabriele Bortolozzo.

1997 Il gip di Venezia Gioacchino Termini chiede il rinvio a giudizio per 31 dirigenti ed ex dirigenti di Montedison ed Enichem. Si tratta dei dirigenti delle varie società (Montedison, Eni, Enimont, Enichem) che hanno gestito il Petrolchimico dagli anni '70 fino ai primi anni '90. Tra questi figurano Eugenio Cefis, Giuseppe Medici, Mario Schimberni, Lorenzo Necci, Alberto Grandi, Giorgio Porta. Tra loro c'è anche Emilio Bartalini, il medico che dirigeva i servizi sanitari della Montedison. Devono rispondere di strage, disastro ambientale, omicidio colposo plurimo, lesioni, avvelenamento colposo di acque e sostanze alimentari, omissioni di cautele sui luoghi di lavoro, abbandono di rifiuti tossici nocivi, realizzazione di discariche abusive.

1998 Inizia il processo di primo grado. I morti accertati sono già 157. 103 gli operai ammalati.

2001 Si conclude, dopo più di 30 ore, la requisitoria del pm Felice Casson. Vengono chiesti 12 anni di carcere per Eugenio Cefis, 12 per Alberto Grandi, 12 per Emilio Bartalini, 6 per Lorenzo Necci. E poi altre 24 richieste di condanna: 10 anni per i vari amministratori delegati e 3-4 anni per i direttori dello stabilimento veneziano. In totale Casson chiede pene per 185 anni. Nel corso del processo, che è durato oltre tre anni e mezzo, ci sono state 150 udienze, 546 parti lese (di cui 157 operai morti), oltre 200 testimoni, circa 100 avvocati e 100periti, 1500 faldoni giudiziari per un totale di un milione e mezzo di pagine di verbali d'udienza. Per il danno ambientale causato dalle industrie all'ecosistema lagunare, l'avvocato dello Stato Gianpaolo Schiesaro aveva chiesto un risarcimento di circa 72mila miliardi di lire. Tra gli operai di Marghera è stata riscontrata un'incidenza di tumori dalle 8 alle 600 volte superiore alla media.

2 novembre 2001 Sentenza di primo grado: i 31 imputati sono tutti assolti.