Fascisti italiani e greci

Verso le 1930 di venerdi' 12 dicembre, tre ore dopo la strage di Piazza Fontana, davanti alla vetrina di un negozio di arredamento in Corso di Porta Vittoria a Milano, un gruppo di persone discute animatamentte. L'argomento che ricorre piuì sovente e' quello di un "pagamento in banca" che, a dire di alcuni "non doveva essere fatto". Sono dei fascisti di Modena. Uno di loro e' Pietro Cerullo, consigliere comunale dell'MSI e presidente nazionale del FUAN-caravella, l'organizzazione universitaria missina. Un altro sii chiama Gianni Cavazzuti i rimanenti cinque non sono molto noti. Sono partitii tutti da Modena per Milano quella mattina, a bordo di due auto, una Giulia e una "1100". Vi fanno ritorno verso le tre di notte e si fermano al bar Nuovo Fiore.

Modena, e' dopo Napoli, la citta' che rappresenta uno dei maggiori punti di forza dell'ESESI (Etnicos Syndesmos Ellenicon Spudastòn Italias) la lega degli studenti greci fasciisti iin Italia. A Modena risiede anche il sedicente studente universitario Andrea Kalisperakis, uno dei fondatori dell'ESESI e agente di Costantino Plevris, l'uomo del servizio segreto greco KYP(Kratike' Yperesia Pleforion)che ha l'incarico di occuparsi della cosidetta "questione iitaliana".

Il missino Pietro Cerullo e' uno dei piu' importanti intermadiari tra fascisti italiani e greci cosi' come lo e' il giornalista Pino Rauti del "TEMPO" di Roma.

Nel mese di maggio 1969 Pietro Cerullo ha partecipato a Napoli al congresso nazionale del'ESESI, al quale ha portato il saluto ufficiale dei giovani dell'MSI (che concludeva cosi': "Reazione e movimento si! Pero' con contenuti ed ideali! La Grecia diiventi nuovamente, ancora una volta, l'Acropoli della vittoria dei nuovi valori spiritualli e ideali" Successivamente e sempre a Napolli, Pietro Cerullo ha partecipato ad una serie di riunioni molto risevate che si sono svolte in uon stabile di proprieta' della Confraternita greco-ortodossa, in Via San Tommaso d'Aquino N. 36

Precedente/Successivo

Indice generale del libro