Costantino Plevris in Italia prima delle bombe
Mercoledi' 17 dicembre 1969 cinque giorni dopo la strage di Piazza Fontana una persona riesce ad incontrare Costantino Plevris ad Atene qualificandosi come fotoreporter del settimanale fascistadi Roma "Lo Specchio".
L'incontro avviene nella sededel movimento neonazista "4 Agosto" nello stesso luogo dove Plevris ha ricevuto Mario Merlono egli altri fascisti italiani che nella primavera del '68hanno partecipato al viaggio premio offerto dall'ESESI e organizzato da Stefano delle Chiaie e dal giornalista Pino Rauti.
Al colloquio tra Plevris e il finto giornalista fascista partecipano due studenti greci che parlano correttamente l'italiano. Uno di essi che mostra una conoscenza approfondita della situazione politica italiana si chiama Andrea (probabilmente e' Andrea Kallisperakis uno dei fondatori dell'ESESI, studente iscritto alla facolta' di Modena, alle dirette dipendenze dell'agente del KYP Anassis Janopoulos, per conto del quale fa freqenti viaggi a Roma e a Napoli.
Una volta verificate le credenziali del "camerata" italiano, che appaiono in perfetta regola, il colloquio assume un tono qasi confidenziale. Si parla prima della Grecia. Plevris dice che il regime dei colonelli "e' troppo moderato, ha tradito le promesse iniziali". La colpa, aggiunge, e del primo ministro Giorgio Papadopoulos, "un vero pagliaccio".
Poi il discorso si sposta sulla situazione italiana. Plevris chiede quale e' il giudizio dell'uono della strada suui partiti suulle lotte sindacali, sul movimento studentesco. In particolare vuole sapere come ha reagito l'opinione pubblica agli attentati avventi cinque giorni prima. Il "camerata" dello specchio gli risponde che non e' in grado di dargli notizie aggiornate perche' manca da un mese dall'Italia, per motivi di lavoro. Plevris gli chiede se conosce Pino Rauti. Naturamente, gli risponde il fotoreporter, e' uun collega un redattore del "Tempo". "Cosa ne pensa di lui?", insiste Plevris. L'altro, che non si aspettava una domanda del genere, si limita a dire che considera Rauti "un sincero anticomunista". Plevris e' soddisfatto; spiega che lui e Rauti sono molto amici, che si scambiano spesso visita e, anzi, lo ha visto proprio di recente "quando" chiede il fotoreporter. Ai primi di dicembre, a Roma, assieme alla giornalista Gianna Preda, redattore capo del "Borghese".
Vista la franchezza, il "camerata" italiano si fa coraggio e pone domande piu' precise sui rapporti di Plevris con Pino Rauti e altri giornalisti italiani. Ma Plevris diventa immediatamente evasivo, lascia cadere immediatamente il discorso. Si alza, prende il telefono e parla nervosamente con qualcuno, in greco. Subito dopo dice di avere un impegno urgente e che semmai la chiaccherata puo' continuare i giorno dopo, alla stessa ora e sempre nella sede del movimento "4 Agosto".
Col fotoreporter escono anche i due studenti. Sulla strada Andrea gli dice che potrebbero rivedersia Roma verso i ptimi di gennaio che lui lo si puo' trovarenella sede di Ordine Nuovo.
L'indomani il "camerata" si garda bene dal tornareal movimento "4 Agosto. Due giorni dopo viene espulso dalla Grecia, senza alcuna motivazione.
Anche la Resistenza greca ha segnalato la presenza di Costantino Plevris in Italia: ai primi di dicembre, oltre che a Roma, e' stato a Milano.