Ddl Senato 1899 -
Modifica all'articolo 52 del codice penale in materia di diritto all'autotutela in un privato domicilio
Art. 1.
(Diritto all’autotutela in un privato domicilio)
1. All’articolo 52 del codice penale sono aggiunti i seguenti commi:
"Nei casi previsti dall’articolo 614, primo e secondo comma, sussiste il rapporto di proporzione di cui al primo comma del presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere:
a) la propria o altrui incolumità;
b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d’aggressione.
La disposizione di cui al secondo comma si applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all’interno di ogni altro luogo ove venga esercitata un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale".
«La legittimazione dell'omicidio» «Una riforma che ci allontana da principi piu' elementari di equità giuridica». 25.01.2006 Non più punibile chi si difende da solo con le armi, in casa, in negozio o in ufficio. Successo della Lega, Castelli soddisfatto. Sintesi di una giornata che ha visto alla Camera l’approvazione della legge sulla legittima difesa. A proposito della quale abbiamo chiesto un commento a Carlo Federico Grosso, ordinario di diritto penale all’Università di Torino ed ex vice presidente del Csm. Professor Grosso, che ne pensa? Non se ne sentiva il bisogno, quindi? Cioè si assolveva l’orefice che sparava in difesa della sua gioielleria, vedendosi minacciato da un rapinatore che poi si scopriva impugnava solo una pistola giocattolo. La nuova legge lascia poco spazio invece alla sensibilità dei giudici... È bene ricordarlo. Non si sa mai... Il ministro Castelli brinda, proclamando che così «aggredito e aggressore non sono più sullo stesso piano». La possibilità insomma di confondere la nostra pistola giocattolo con una pistola vera. Professore si diceva prima di legge acchiappavoti. Il governo aveva messo a segno un altro colpo, approvando la cosiddetta legge Pecorella sulla inappellabilità delle sentenze, legge respinta dal Capo dello Stato. Condivide il giudizio del presidente Ciampi? L’onorevole Pecorella difende la sua legge sostenendo che serve ad abbreviare il corsodei processi... Questa maggioranza di governo non s’è risparmiata nel campo della giustizia. Che eredità ci lascia, per ora? |